Questo progetto espositivo nasce dalla collaborazione tra i Ministeri della Cultura italiano e messicano ed è promossa dall’ INAH, l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia dell’America Latina, in collaborazione con la nostra Direzione Generale Musei.
Obiettivo della mostra, attraverso l’esposizione di manufatti provenienti dalle collezioni di venti prestigiosi musei Messicani, è la valorizzazione delle espressioni musicali preispaniche. Nelle nostre sale verranno esposti strumenti, immagini, documenti e riproduzioni sonore per consentire al pubblico di conoscere aspetti della cultura quotidiana e rituale di questi antichi popoli. Sarà possibile, in particolare, osservare alcuni esempi di Tlapitzalli, strumento musicale simile a un flauto e oggetto di molti studi da parte degli archeologi e degli antropologi.
Per i popoli preispanici, il mondo era stato creato da un insieme di divinità che personificavano il cielo, la terra, l’acqua e gli altri elementi. Per rendere omaggio alle divinità, queste antiche popolazioni hanno iniziato a immaginare e costruire strumenti che permettessero di mettere in comunicazione il mondo terreno con quello divino: i suoni prodotti dagli strumenti riuscivano, infatti, a imitare quelli prodotti sulla Terra dagli elementi e dai suoi abitanti. Per questo motivo, gli strumenti raffigurano animali esistenti e mitologici combinati con elementi della flora e antropomorfi.
Il risultato che si potrà ammirare nelle sale è frutto di un grande lavoro di ricerca portato avanti da un comitato scientifico multidisciplinare composto da musicologi, conservatori, archeologi, antropologi ed etnologi. Il catalogo che accompagnerà la mostra evidenzierà e racconterà questo importante lavoro di ricerca.
“Tlapitzalli. Riti e suoni del Messico antico” sarà visitabile dal 30 luglio al 15 settembre, dal lunedì alla domenica dalle 09:00 alle 15:00.
Biglietto intero 7,00 euro.
Durante tutto il periodo di apertura della mostra, sarà straordinariamente visitabile anche la Terrazza delle Scuderie affacciata sulla Piazza del Quirinale. Uno speciale corner, predisposto dalla nostra Caffetteria, e alcuni tavoli collocati proprio sulla Terrazza permetteranno a tutti i visitatori un’esperienza davvero unica e speciale.
Il laboratorio didattico è stato progettato dal Museo Egizio di Torino.
parliamo di: animali, reperti e amuleti
per: Scuola dell’Infanzia
Un grande fiume, una valle fertile ricca di vegetazione, un immenso deserto. L’Egitto offre panorami molto diversi fra loro, ciascuno dei quali “abitato” da grandi e piccoli animali. Gli antichi egizi, incredibili osservatori della natura, impararono presto ad attribuire a ciascun animale un significato speciale: falchi, serpenti, scimmie e mucche ma anche mosche, scarabei e api divennero presto alcuni dei simboli più rappresentativi della affascinante cultura egizia.
Il laboratorio didattico è stato progettato dal Museo Egizio di Torino.
parliamo di: storie, ruoli e stele
per: Scuola Primaria
La Storia dell’antico Egitto è la somma di tante piccole o grandi storie che hanno attraversato i secoli. Quelle di celebri faraoni, potenti sacerdoti, regine guerriere, scribi e abili artigiani. Le bambine e i bambini partecipanti al laboratorio scopriranno grandi statue, ricchi sarcofagi, sontuosi gioielli e stele funerarie, vere e proprie “carte d’identità” dell’epoca dei faraoni, che regaleranno preziose informazioni sulla vita delle persone a cui sono appartenute.
Il laboratorio didattico è stato progettato dal Museo Egizio di Torino.
parliamo di: simboli e amuleti
per: Scuola Secondaria di I grado
L’universo degli antichi Egizi era popolato di simboli intrisi di mitologia e devozione. L’Ankh, il nodo Tit, il pilastro Djed e il celebre occhio Udjat si trovano su statue di faraoni e dèi ma anche su papiri e sarcofagi.