Al piano terra, in un’ampia sala, si può trovare una ricca scelta di volumi dedicati alle arti, alla fotografia, all’architettura, a Roma e alle sue bellezze.
Uno spazio particolare è dedicato ai libri collegati al tema della mostra in corso.
Gli orari d’apertura seguono quelli delle esposizioni.
Telefono +39 06 692042426
[email protected]
Il bookshop delle Scuderie del Quirinale è WIRELESS
Il SERVIZIO E’ GRATUITO
Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio,de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri
di Mario Barenghi
Il catalogo pubblicato da Electa accompagna – in forma di guida – alla visita della grande mostra Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri (13 ottobre 2023 – 4 febbraio 2024).
Un progetto ‘visivo’, attraverso la figura e l’opera dello scrittore, che si rivolge sia al pubblico degli estimatori di Calvino sia ai lettori ‘nuovi’, in particolare ai giovani, che si avvicinano ai suoi testi, destinando particolare attenzione al rapporto di Calvino con le arti, indagato per la prima volta così compiutamente in un’esposizione caleidoscopica tra ambienti reali, forme dell’immaginario, teorie.
L’arte è per l’autore un’inesauribile miniera di ispirazioni: le scelte di copertina dei suoi libri (mai casuali, mai secondarie, con gli amati Klee e Picasso); gli scritti dedicati a singoli artisti (Carlo Levi, Giulio Paolini, Fausto Melotti, Giorgio de Chirico, Domenico Gnoli, Saul Steinberg, Luigi Serafini, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Tullio Pericoli e tanti altri); le opere e le installazioni direttamente ispirate ai suoi libri (Le città invisibili in primo luogo), anche pensate e create per l’occasione da artisti viventi come Emilio Isgrò; le illustrazioni per i suoi volumi (come quelle per le Fiabe italiane di Emanuele Luzzati); i bozzetti teatrali di Toti Scialoja; le esperienze artistiche più recenti accostabili per varie ragioni alla poetica calviniana come quelle di Giuseppe Penone ed Eva Jospin. Il libro, che si apre con un atlante fotografico di ritratti dello scrittore, si avvia con un ampio saggio critico del curatore della mostra, Mario Barenghi – profondo studioso dell’opera di Calvino – in cui si chiarisce l’idea di una letteratura all’insegna della ripetizione, della moltiplicazione, del dubbio, della cancellazione: per restituire il ritratto di uomo di editoria e anche la connessione fra la sua parabola creativa e l’evoluzione della società; per dichiarare la compresenza di fiaba e realtà
nella scrittura o l’intreccio della letteratura con i diversi rami del sapere (astronomia, antropologia, semiotica, teoria dell’informazione, architettura); per sottolineare l’attenzione curiosa verso i più vari aspetti della cultura di un intellettuale in grado di parlare più di altri alla coscienza contemporanea.
Riccamente illustrato dalle immagini delle opere esposte (e non solo), scelte e narrate secondo criteri rigorosamente filologici per coerenza o potere evocativo, il catalogo segue, sezione dopo sezione, il percorso della mostra. Numerosi focus sono dedicati ad aspetti salienti della vita di Calvino e della sua produzione (le scelte della giovinezza e la formazione, l’impegno politico e civile durante la Resistenza, il lavoro editoriale presso Einaudi, le sue città e le sue case, gli incontri e i modelli letterari, le affinità elettive con alcuni artisti, il rapporto con i fumetti e la fotografia) in un dinamico equilibrio tra approfondimenti e citazioni dai suoi scritti.
Una biografia illustrata da un apparato iconografico meno noto chiude il volume, che si rivela un affascinante percorso attraverso l’immaginario calviniano, dal quale emergono la varietà e la ricchezza dei modi in cui lo scrittore ligure ha rappresentato il rapporto dell’uomo con la realtà, in un incessante succedersi di prospettive, messe a fuoco, interrogazioni.