Al piano terra, in un’ampia sala, si può trovare una ricca scelta di volumi dedicati alle arti, alla fotografia, all’architettura, a Roma e alle sue bellezze. 

Uno spazio particolare è dedicato ai libri collegati al tema della mostra in corso.

Gli orari d’apertura seguono quelli delle esposizioni.

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Il catalogo

Electa è editore del catalogo della mostra Napoli Ottocento.


Il volume segue la scansione del percorso espositivo attraverso numerosi contributi scientifici che approfondiscono i temi affrontati in mostra, ed esaminano la figura degli artisti che più hanno contribuito a rendere grande l’influenza culturale di Napoli nell’Ottocento, e oltre.


Così il curatore Sylvain Bellenger illustra in catalogo gli intenti del progetto: “La mostra dedicata all’Ottocento napoletano, il più grande e il più ricco di tutta la penisola, non vuole essere un manifesto per la sua riabilitazione, ma piuttosto un percorso che parte dal Sublime filosofico di un dipinto di Jacob Philipp Hackert – dipinto che appartenne a Goethe e accompagnò la nascita della vulcanologia e lo studio delle particolari pietre formatesi con le eruzioni che tanto appassionarono i pionieri di questa scienza come Sir William Hamilton – per giungere alle esperienze materiche delle avanguardie italiane – dal vesuviano Salvatore Emblema che crea le sue opere con materiale lavico ai Cretti neri di Alberto Burri fino ai Concetti Spaziali del pittore e ceramista Lucio Fontana – che tra gli anni cinquanta e ottanta del Novecento hanno spinto fino all’informale le sperimentazioni di Antonio Mancini nei suoi ritratti d’inizio secolo. Le immagini prodotte dall’Ottocento napoletano hanno pervaso l’arte e l’architettura europee e americane come poche altre culture hanno saputo fare. Tuttavia, se gli artisti napoletani sono stati molto presenti sulla scena internazionale per tutto il XIX secolo, la loro produzione artistica è oggi tutta da riscoprire”.


Il considerevole apparato di immagini dà conto della ricchissima scelta di opere in mostra tra dipinti, sculture, ceramiche e fotografia a testimonianza del fecondo periodo culturale della città di Napoli in un secolo di grandi trasformazioni.