La maggior parte delle cose che Calvino ha da dirci attengono allo sguardo, alla dimensione visiva: il che equivale a dire, a idee di spazio. Spazi reali, ambienti e luoghi della sua esperienza vissuta; spazi immaginari, frutto di trasfigurazioni ed elaborazioni fantastiche; oggetti concreti, ora descritti con puntigliosa accuratezza, ora sottoposti a ingegnose interpretazioni simboliche; e ancora lo spazio per antonomasia, il cosmo, e gli spazi virtuali evocati o inventati da opere d’arte.
La mostra, grazie al sostegno e alla disponibilità di istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, e di numerosi artisti e collezionisti, ha proposto ai visitatori un affascinante percorso attraverso l’immaginario calviniano indagando il rapporto con le arti visive e dando vita ad una vera e propria avventura dello sguardo.
Ciò che ne è emerso è soprattutto la varietà e la ricchezza dei modi in cui lo scrittore ligure ha rappresentato il rapporto dell’uomo con il reale, in un incessante succedersi di prospettive inattese, di mutevoli messe a fuoco, di stimolanti interrogativi. A cento anni dalla nascita Calvino si conferma uno dei più preziosi tra i nostri classici contemporanei: un autore capace di offrire alle nuove generazioni di lettori suggestioni e strumenti per orientarsi nel proprio tempo.
Affrontare il presente richiede infatti di imparare a guardare la realtà circostante con occhi diversi: e, insieme, di rendere visibile ciò che la mente e l’immaginazione concepiscono.
Nella visione di Calvino, razionalità e fantasia si alimentano a vicenda, calcolo e inventiva s’alternano e s’intrecciano, dando vita a un’opera variegata e multiforme, rigorosa e imprevedibile.
In una parola: favolosa.
Il laboratorio didattico è stato progettato dal Museo Egizio di Torino.
parliamo di: animali, reperti e amuleti
per: Scuola dell’Infanzia
Un grande fiume, una valle fertile ricca di vegetazione, un immenso deserto. L’Egitto offre panorami molto diversi fra loro, ciascuno dei quali “abitato” da grandi e piccoli animali. Gli antichi egizi, incredibili osservatori della natura, impararono presto ad attribuire a ciascun animale un significato speciale: falchi, serpenti, scimmie e mucche ma anche mosche, scarabei e api divennero presto alcuni dei simboli più rappresentativi della affascinante cultura egizia.
Il laboratorio didattico è stato progettato dal Museo Egizio di Torino.
parliamo di: storie, ruoli e stele
per: Scuola Primaria
La Storia dell’antico Egitto è la somma di tante piccole o grandi storie che hanno attraversato i secoli. Quelle di celebri faraoni, potenti sacerdoti, regine guerriere, scribi e abili artigiani. Le bambine e i bambini partecipanti al laboratorio scopriranno grandi statue, ricchi sarcofagi, sontuosi gioielli e stele funerarie, vere e proprie “carte d’identità” dell’epoca dei faraoni, che regaleranno preziose informazioni sulla vita delle persone a cui sono appartenute.
Il laboratorio didattico è stato progettato dal Museo Egizio di Torino.
parliamo di: simboli e amuleti
per: Scuola Secondaria di I grado
L’universo degli antichi Egizi era popolato di simboli intrisi di mitologia e devozione. L’Ankh, il nodo Tit, il pilastro Djed e il celebre occhio Udjat si trovano su statue di faraoni e dèi ma anche su papiri e sarcofagi.