a cura di Alessandro Quarta, direttore artistico del Festival internazionale Urbino Musica Antica
Giovani solisti accompagneranno i visitatori alla riscoperta di questa dimensione caratteristica dell’epoca barocca, attraverso esecuzioni virtuosistiche di autori barocchi.
Una delle maggiori conquiste del periodo barocco fu l’affermazione della musica strumentale come mezzo di espressione musicale serio. Un continuo rimando di movimenti, fughe e virtuosismi, la creazione di nuovi strumenti e tonalità. In mostra sono molte le opere esposte i cui dettagli aprono alla visione di queste nuove creazioni. Giovani solisti accompagneranno i visitatori alla riscoperta di questa dimensione caratteristica dell’epoca barocca, attraverso esecuzioni virtuosistiche di autori barocchi, in un continuo dialogo tra spazio ed arte.
Fabrizio Carta – tiorba
7 giugno dalle 17.00
- Kapsberger – passacaglio, ciaccona, canario, arpeggiata.
- Piccinini: toccata, ciaccona
- L. Weiss: suite
Francesco Tomasi – arciliuto e chitarra barocca
10 giugno dalle 17.00
- De Visée: suite in Re minore
- Zamboni: sonata I
- Roncalli: suite in La minore
Mario Filippini – viola da gamba
14 e 17 giugno dalle 17.00
- Falconieri: la suave melodia
- Marais: movimenti da suites III e V libro.
- F. Abel: brani ms. Drexel
- Hume: The first part of Ayres
- Forqueray: la Buisson
Le esibizioni sono comprese nel biglietto di ingresso alla mostra.